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MARCO MORELLI

IL REPORTAGE FOTOGRAFICO DEL TUO MATRIMONIO


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La mia intervista su "Gli Stati Generali"

18/05/2023 19:19

Marco Morelli

Fotografo di matrimonio a Lecce,

La mia intervista su "Gli Stati Generali"

Una mia intervista pubblicata a dicembre 2022 su "Gli Stati Generali", testata giornalistica con sede a Milano.

Ripropongo qui la mia intervista apparsa su “Gli Stati Generali”, testata giornalistica con sede a Milano.  Articolo a firma della giornalista Chiara Perrucci.

Quando immortalare un istante equivale a renderlo magico. Parola di fotografo

Ritrarre i nostri giorni, fermandoli in immagini da ricordare è il desiderio di molti. L’idea di aggirare il tempo che fugge e tenta di cancellare ogni cosa, poi, è uno degli effetti più potenti e rivoluzionari della fotografia. Marco Morelli, fotografo professionista e salentino doc, ci ha raccontato il modo in cui è stato stregato da questo universo che ama definire “magico”

 

Il grandissimo genio della fotografia, Henri Cartier Bresson, diceva che “Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo, un evento e il rigoroso assetto delle forme percepite con lo sguardo che esprimono e significano tale evento. È porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi e il cuore. È un modo di vivere”. Un combinato, dunque, che oltre alla lucidità dettata dalla razionalità di avere la mano ferma e la mente in evoluzione costante, richiede anche e soprattutto, la capacità di filtrare le immagini che si immortalano, con lo sguardo illuminato del cuore, l’unico in grado di donare all’oggetto della foto, un’anima.
 

Un universo, quello della fotografia, dal quale siamo affascinati un po’ tutti e nel quale riponiamo la speranza di poter rivedere e raccontare la nostra vita nei suoi scatti più significativi. Come, per esempio, durante una tappa tanto importante dell’esistenza, rappresentata dal matrimonio, a qualunque orientamento sessuale esso si rivolga.

Non sempre ci si approccia alla fotografia professionistica in tenera età, ma quando la si coltiva sin da bambini come una delle passioni più travolgenti mai incontrate, può capitare che si risponda ad una vera e propria vocazione, anche in età adulta, per non lasciarla
 

Questa è l’esperienza che è capitata a Marco Morelli, fotografo professionista e salentino doc, che ci ha raccontato il suo percorso di innamoramento dell’obiettivo fotografico e come ne abbia fatto una ragione di vita.

Marco, a quale età ti sei avvicinato al mondo della fotografia professionistica? Ovvero, per aggiungere un pizzico di sfrontatezza alla domanda: con quale fase della tua vita personale ha coinciso il diventare un fotografo di mestiere?

“Ho deciso di dedicarmi completamente alla fotografia nel 2014. È stato in conseguenza di un periodo non soddisfacente del mio vecchio lavoro, in tutt’altro settore. A quel punto ho deciso che era arrivato il momento di una svolta radicale e ho provato la strada della fotografia, mia passione da sempre.

Da dove nasce il tuo amore per l’arte di fermare gli istanti, incorniciandoli poi nelle immagini che le foto ci rendono immortali?

“Mio padre era un grande appassionato di fotografia. Ricordo che ero piccolissimo e lui sviluppava rullini in casa, con piccole camere oscure di fortuna. Vedere una scena materializzarsi su carta, mi sembrava una magia. E probabilmente lo era davvero.
 

Poi, anni dopo, ho ripreso in mano la fotocamera perché mi attraevano molto i paesaggi. Soprattutto, amavo dipingerli. Quindi li fotografavo e poi ricopiavo su tela quello che avevo fotografato. Successivamente, giorno dopo giorno, la pittura ha lasciato definitivamente spazio alla fotografia”.

Quali sentimenti provi nel rivedere i tuoi scatti più significativi, magari ricordando anche le situazioni in cui li hai realizzati?

“Alcuni matrimoni, per esempio, che sono il genere di reportage fotografici nel quale mi sono specializzato, rimangono nel cuore di più rispetto ad altri. È inevitabile, dipende dalle persone, da quanto si lascino coinvolgere dall’ evento e da quanto mi rendano partecipe delle loro emozioni. Ci sono matrimoni che ricordo nitidamente, anche se sono passati diversi anni. Basta una foto qualunque per farmi riprovare sensazioni belle”.

Di te si dice che sei un maestro nel confezionare reportage fotografici di matrimonio, uno dei momenti più significativi della vita di ciascuno di noi. In quale dimensione provi a condurre le sequenze di un giorno tanto importante, di due persone che si legano nel famoso “per sempre”?

“Credo che, per riuscire a catturare la vera spontaneità di un matrimonio, sia più opportuno “farsi guidare” dall’evento e intervenire il meno possibile. Naturalmente, ho sempre in mente la storia da raccontare, attraverso i preparativi, la cerimonia, il ricevimento ed il corso dei festeggiamenti. 

 

Ma da quel punto di vista, in fondo, i matrimoni sono tutti uguali. Per esaltare le differenze, devo assistere, un po’ da spettatore, come se fossi un invitato qualunque. I matrimoni sono tutti uguali, ma le persone sono sempre diverse. Se non lasci lo spazio alle persone, rischi davvero di pubblicare servizi di matrimoni in fotocopia”.

Quali sono le esigenze dei clienti di oggi? E la situazione del mercato della fotografia professionistica? Credi che il vostro lavoro, necessiterebbe di maggiori tutele fiscali per incentivarne competenza e competitività e di quante persone è composto il tuo team operativo?

“Oggi i clienti sono diventati molto più attenti ed esigenti. Prima di contattarti ti studiano a fondo. Perlustrano il tuo sito, ti cercano sui social. Anche se gli piacciono le tue foto, vogliono capire anche che persona sei. Leggono quello che scrivi, come lo scrivi… 

 

Quando alzano la cornetta per fissare un appuntamento, sanno già tutto di te. Per certi aspetti questo è molto bello, perché non sei più un fotografo qualunque che fa le foto, ma il tuo nome e cognome, per loro, assume già una connotazione più familiare e vicina. Lo trovo molto gratificante.

 

Dal punto di vista professionale, invece, credo che manchi un Albo professionale che ci tuteli. Ormai chiunque può comprare una fotocamera, fare foto e dichiararsi fotografo. Da una parte questa è concorrenza sleale nei confronti del fotografo professionista, ma anche una mancanza di garanzie per il cliente stesso. 

 

Riguardo il team, il numero di persone varia a seconda delle richieste del cliente. Possiamo essere solo in due nel caso di un servizio che prevede esclusivamente foto. Oppure di più, quando è previsto anche il video o le riprese col drone”.

Quali sono le altre passioni che ti ispirano nel tuo lavoro quotidiano?

“Adoro il cinema. Dico sempre che mi sarebbe piaciuto fare il regista. Sono soprattutto un amante dei film di nicchia. Per esempio adoro il cinema greco, che ha un’estrema cura proprio dell’aspetto fotografico. 

 

Solitamente, la prima volta, guardo il film in tv. Se lo trovo fotograficamente interessante, lo guardo una seconda volta al PC. In questo modo posso farmi gli screenshot e salvarmi le scene migliori. È un po’ da svitati, lo so…“.

La fotografia, per Marco Morelli, in una parola è…?

“Magia. Se non mi avesse stregato fin da piccolo, oggi non sarei un fotografo”.

Marco Morelli, custodisce con fierezza la sua indole mediterranea e salentina a Lecce dove vive. Un’indole riservata, ma fondata sulla semplicità e la grande sensibilità nel rapportarsi con le persone che a lui si rivolgono per rendere indimenticabili i momenti più toccanti della loro vita, avendo cura di esaltare anche il resto del creato che incornicia una terra baciata dal sole e dal mare come la Puglia, e che mai come nei suoi scatti (provare per credere!), rimane scolpita nel cuore, in una dimensione senza tempo.

 

Marco è anche docente di fotografia ed è possibile seguire i suoi tutorial o corsi, contattandolo sulle sue pagine social come Istagram.

Di recente ha pubblicato anche un e-book,  “Composizione pratica” , nel quale dispensa suggerimenti molto concreti e di facile apprendimento per chi si approccia al mondo della fotografia o desidera migliorare la propria tecnica fotografica.

 

L'articolo originale è disponibile a questo link.

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