I matrimoni sono eventi carichi di significato e emozione. Catturare quei momenti speciali è una parte essenziale del lavoro di un fotografo di matrimonio. 

Una delle fasi più importanti nel racconto fotografico di un matrimonio è senza dubbio la cerimonia. A seconda che si tratti di un rito civile o religioso, le differenze per un fotografo possono essere molto marcate, tanto da influenzare il modo in cui vengono affrontati dal punto di vista fotografico. 

In questo articolo, esplorerò le varie sfumature e considerazioni che un fotografo deve tenere presente quando cattura matrimoni civili e religiosi. 

Si tratta di una serie di osservazioni frutto della mia esperienza sul campo, che possono essere utili anche ad una coppia che vuole valutare al meglio le due alternative.

Matrimonio civile e religioso: un po' di numeri

Negli ultimi anni c'è stato un aumento significativo dei matrimoni celebrati con il rito civile in Italia.
 

Secondo i dati Istat, nel 1970 solo il 2,3% dei matrimoni veniva celebrato con rito civile. Nel 2008 questa percentuale è salita al 36,7%.
 

Nel 2019 la percentuale ha raggiunto il 52,6%, con ben 96.789 matrimoni celebrati con il rito civile. Al Nord, i matrimoni con rito civile rappresentano due terzi del totale, mentre al Sud sono circa un terzo.

I matrimoni con rito civile sono più frequenti per le seconde nozze o successivi matrimoni (94,8%) e per i matrimoni con almeno uno sposo straniero (90,3%). 

Queste due categorie di matrimonio sono in aumento, passando rispettivamente dal 13,8% e dal 15,0% nel 2008 al 20,6% e al 18,6% nel 2019. L'aumento del rito civile è in parte spiegabile con la crescita di queste tipologie di matrimonio.
 

Tuttavia, la scelta di celebrare il matrimonio con il rito civile sta diventando sempre più comune anche per i primi matrimoni. Nel 2008, il 27,9% dei primi matrimoni veniva celebrato con il rito civile, mentre nel 2019 questa percentuale è salita al 41,6%.
 

Per quanto riguarda i primi matrimoni tra coppie di italiani (che costituiscono l'84,5% del totale), il 33,4% viene celebrato con il rito civile in media (rispetto al 20% del 2008). Si tratta, però, di una percentuale che varia notevolmente a livello geografico: dal 21,2% nel Mezzogiorno al 41,1% nel Centro e al 43,5% al Nord. 

Questi numeri dimostrano come, un fotografo di matrimonio, debba ormai essere pronto ad affrontare entrambe le situazioni: sia il rito religioso ché quello civile.

Matrimonio civile e religioso: le differenze per un fotografo

I matrimoni civili sono spesso caratterizzati da un'atmosfera più intima e informale rispetto ai riti religiosi. 

Solitamente tenuti in municipio o in una location civile, questi matrimoni si concentrano sulla celebrazione dell'amore e del legame tra la coppia. 

Dal punto di vista fotografico, ciò offre alcune opportunità uniche, perchè le situazioni e gli scenari possono essere profondamente diversi tra loro.

I matrimoni religiosi sono intrisi di significato spirituale e tradizione e solitamente si svolgono in chiese, sinagoghe, moschee o altri luoghi di culto. 

Le cerimonie religiose sono più “standardizzate”, perchè spesso seguono degli schemi piuttosto rigidi. Questo non preclude, però, la possibilità di catturare scenari unici e suggestivi da un punto di vista artistico.

Nei prossimi paragrafi ti elenco una serie di vantaggi e svantaggi che possono presentarsi durante un rito civile e religioso. Come potrai notare, alcuni vantaggi possono essere anche degli svantaggi e viceversa.

Matrimoni civili: vantaggi e svantaggi per un fotografo

Vantaggi:
 

Intimità ed espressione emotiva: le cerimonie civili spesso offrono un ambiente più intimo, permettendo al fotografo di di matrimonio di catturare emozioni genuine e autentiche. Gli sposi e gli ospiti possono sentirsi più a loro agio di esprimere le loro emozioni senza la pressione delle tradizioni formali.
 

Flessibilità nell'attrezzatura: poiché le cerimonie civili si tengono spesso in luoghi variabili, i fotografi di matrimonio possono adattare più facilmente la loro attrezzatura alla situazione, senza la necessità di considerare vincoli religiosi o spazi sacri.
 

Libertà creativa: i matrimoni civili tendono a essere meno legati alle tradizioni religiose, consentendo al fotografo maggiore libertà creativa nell'approccio alla cattura delle immagini. Ciò può portare a risultati sorprendenti e unici, con punti di vista davvero originali e alternativi.

Svantaggi:
 

Mancanza di elementi simbolici: poiché i matrimoni civili non presentano spesso simboli religiosi o rituali, potrebbe mancare un elemento di profondità spirituale nelle immagini catturate.
 

Mancanza di struttura: solitamente le cerimonie civili sono meno strutturate e più informali. Se da un lato può essere un vantaggio per il fotografo di matrimonio, dall'altro rende più difficile prevedere i momenti chiave. Ciò richiede al fotografo di rimanere sempre attento per cogliere le opportunità fotografiche.

Tempi molto ristretti: spesso i riti civili, soprattutto quelli celebrati in Comune, possono durare pochi minuti. A volte mi è capitato di assistere a riti civili anche di soli 10 minuti. Questo contringe il fotografo a non distrarsi e concentrare la massima attenzione in ogni momento. Di conseguenza, durante un rito civile il fotografo ha un margine di errore molto più basso.

Matrimoni religiosi: vantaggi e svantaggi per un fotografo

Vantaggi:
 

Simbolismo e profondità: i matrimoni religiosi offrono una ricchezza di simbolismo e significato spirituale. I fotografi possono catturare momenti carichi di significato, come benedizioni, preghiere e rituali, che arricchiscono le immagini.
 

Struttura e ritualità: le cerimonie religiose seguono spesso un ordine ben definito e strutturato, facilitando al fotografo l'anticipazione dei momenti chiave e la pianificazione degli scatti.

Arte e tradizione: un matrimonio religioso solitamente si svolge in luoghi di culto con grande storia e ricchi di arte. Un fotografo di matrimonio ha, quindi, la possibilità di arricchire il racconto fotografico con scorci e scenari davvero suggestivi. Molte volte, tali luoghi di culto sono anche legati alla vita e al passato della coppia. Questo aggiunge, in maniera naturale, grande emotività alla storia.
 

Svantaggi:
 

Vincoli e regole religiose: le cerimonie religiose possono essere soggette a vincoli e regole specifiche del luogo di culto. Questo può limitare la libertà del fotografo nell'esplorare angolazioni e prospettive creative. In chiesa, per esempio, spesso non è consentito salire sull'altare. Questo limita moltissimo la mobilità del fotografo di matrimonio.
 

Rispetto della sacralità: fotografare durante momenti sacri richiede un alto livello di rispetto e sensibilità da parte del fotografo. Ciò potrebbe limitare la quantità di scatti o richiedere una certa distanza dagli eventi più intimi.

Scarsità di luce: il fotografo, soprattutto chi come me fa reportage di matrimonio, ama la luce naturale. In chiese e cattedrali, ma in qualunque luogo chiuso, spesso la luce è poca. Oltrettutto, quadri, finestre iconografiche e pareti, riducono ulteriormente la luminosità. Per non compromettere la resa degli scatti, quindi, è necessaria attrezzatura professionale di altissima qualità.

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